Premessa: sono al mare. Ho votato alle 7:00 di domenica 12 giugno 2022 a Piacenza, dopo pranzo eravamo già in Sardegna con i bimboni (3 anni in due, Emilio e Tullio) e vai di «villaggio». Mare incredibile, cibo ottimo, balli di gruppo, prole entusiasta e tutto il resto. Leggo molto.
Esercito una sorta di diritto alla disconnessione: ho impostato la risposta automatica alle email «out of office», per dire. A parte il libro sulle bandite Sarde (mi sono innamorato di donna Lucia Delitala) faccio una rassegna stampa che inizia con tutti i giornali e prosegue online.
E vi giuro che la storia di Cloe Bianco mi sta devastando la testa. Ora vi spiego perché.
Stiamo parlando di una persona che insegnava fisica in una scuola. Una docente allontanata dal suo posto di lavoro perché transgender, e che alla fine di una lunga spirale di discriminazione si è tolta la vita.
I suoi studenti stanno raccontando di lei a numerosi colleghi, leggeteli. Vi sembrerà di esserci stati in quella classe, con la prof Bianco di Fisica. Stretta nella morsa dell’istituzione retrograda e patriarcale che la demansiona prima e la allontana dall’insegnamento poi; e i genitori che la deridevano andando alle udienze «come stessero andando al circo», dice Sara Mazzonetto, oggi 21enne e sua ex alunna.
E vi giuro che provo pena per quei colleghi che declinano la sua storia al maschile. ‘’Il transessuale prof di Fisica’’. Riporta il sito «valigia blu»:
Sul suo profilo Facebook l’attivista e consigliera comunale Porpora Marcasciano riporta un caso: si parla di “un prof diventato Cloe” che insegnava “vestito da donna”. E sul Corriere del Veneto, in un articolo (parzialmente corretto dopo 4 giorni), viene ricordato il nome di battesimo dell’insegnante, appellandola al maschile. Eppure non dovrebbe essere difficile. La persona transgender va appellata con pronomi e aggettivi che descrivono il genere in cui si riconosce. Sì chiamava al femminile, era una donna. È così difficile usare il genere grammaticale previsto? Usando esiti quali “la docente”, “la professoressa”. Regole che si imparano già alle elementari, ma che certi giornalisti faticano ad applicare. E non è una questione di lana caprina.
Chiamare una donna trans al maschile – come è stato fatto certa su certi articoli, non rispettando la sua identità di genere – è un insulto
Cloe Bianco, 58 anni, era originaria di Marcon, in provincia di Venezia, ed è stata trovata morta carbonizzata nel camper dove abitava. Era stata un’insegnante di Fisica all’istituto agrario “Mattei” di San Donà di Piave.
Buona estate, italian